La cessione del quinto è una tipologia di prestito pensata per venire incontro ai bisogni di carattere personale dei lavoratori dipendenti, attraverso una trattenuta diretta in busta paga.
Il prestito può essere erogato alle seguenti condizioni:
La cessione del quinto non è subordinata alla titolarità di un conto corrente o ad eventuali controlli di natura bancaria. Unico requisito utile è la presentazione dell’ultima busta paga acquisita, così da poter calcolare la trattenuta diretta a compensazione della rata del prestito.
Prestito a Tasso fisso
La cessione del quinto è un finanziamento erogato calcolando un tasso di interesse fisso, valido per tutta la durata del rapporto contrattuale. Si può scegliere di rimborsarlo pagando rate costanti per un massimo di 120 mensilità.
Costi Trasparenti.
Nella rata sono già compresi tutti i costi accessori, come ad esempio la quota capitale, gli interessi ed i costi di assicurazione. Poiché l’ente erogante non richiede alcuna motivazione di spesa, l’importo può essere utilizzato per qualsiasi finalità: acquistare un’auto, ristrutturare la propria casa, spese matrimoniali, viaggiare e altro ancora.
Come funziona la trattenuta in busta paga?
È il datore di lavoro che si occupa di effettuare la trattenuta diretta in busta paga, assumendosi la responsabilità del rispetto di tempi e modalità nei confronti dell’ente finanziatore. Sulla base dell’importo indicato nell’ultima busta paga, viene così definito l’ammontare della rata, pari ad 1/5 di esso.
Quali categorie possono usufruire dei Prestiti Kradios?
I nostri prestiti vengono erogati a Dipendenti Statali, Dipendenti Pubblici e Dipendenti Privati.
La disciplina dettata dal D.P.R. 180/1950 e successive modifiche funge da base applicativa per la concessione di questa tipologia di finanziamento.
In virtù di tale normativa, anche i dipendenti a tempo indeterminato delle aziende private, in possesso dei requisiti richiesti, possono accedere al prestito in convenzione.
Quali documenti è necessario presentare per ottenere un prestito?
Innanzitutto, chiunque faccia richiesta di finanziamento dovrà presentare all’ente erogante il prestito un certificato di stipendio, a cura del proprio datore di lavoro.
Nel certificato dovranno essere chiaramente indicati:
Dati inerenti il rapporto di lavoro, quali: inquadramento contrattuale, retribuzione lorda e netta, anzianità lavorativa maturata dal dipendente, TFR maturato.
Copia di un Documento di identità.
Copia del codice fiscale
Copia dell’ultima busta paga.
Richiesta in presenza di altri debiti in corso
Nei casi in cui vi siano altri rapporti di finanziamento in corso al momento della richiesta, il richiedente stesso può produrre spontaneamente i conteggi estintivi o in alternativa delegare l’istituto finanziatore a farlo. Tale operazione ha lo scopo di definire l’ammontare del debito residuo, ovvero l’importo al netto degli interessi che, al momento della richiesta, deve ancora essere versato dal concessionario del prestito all’ente concedente.